Lord Byron (George Gordon Noel Byron) – Ricordi
Il ricordo del piacere non è più piacere. Il ricordo del dolore è ancora dolore.
Il ricordo del piacere non è più piacere. Il ricordo del dolore è ancora dolore.
I ricordi devono rimanere tali, non permettere mai che si leghino con il presente diventerebbero ossessioni.
Mi avvicino… sento il tuo odore e la mia mente mi porta ai ricordi della mia infanzia… rumori di risate, profumo del sugo buono, filastrocche e canzoni di altri tempi e ninna nanne che ormai nessuno canta più… forte… si… tu forte come una roccia davi sicurezza e certezza alla mia vita! Mi avvicino e sei piccola indifesa come lo ero io quando ti prendevi cura di me! Ti accarezzo e i bacio e vorrei che fossi tu a farlo, ti ho chiamata hai accennato un sorriso e nel mio cuore spero solo tu mi abbai riconosciuta. Vorrei raccontarti tante cose ma non ci riesco e spero solo tu possa sentire col cuore quello che ormai la mente non ti fa più sentire. Vorrei tenerti con me per sempre e questo sarà fatto perché nemmeno la morte riuscirà a portarti via dai miei ricordi dal mio sangue dalla mia anima e dal mio cuore. Nonna ti amo.
L’entusiasmo non è altro che ubriachezza morale.
Goditi l’attimo, il futuro è solo un sogno, il passato solo un ricordo!
Gli anni volano; e i ricordi non passano.
Siamo ciò che portiamo dentro, pensieri, emozioni, sentimenti. Siamo il nostro passato, i nostri ricordi, la nostra storia. Siamo un’infinità di momenti vissuti, che ci hanno toccato, sfiorato, segnato… cambiato.