Dacia Maraini – Ricordi
Il primo sapore che ho conosciuto, e di cui conservo memoria, è il sapore del viaggio.
Il primo sapore che ho conosciuto, e di cui conservo memoria, è il sapore del viaggio.
Mi capita spesso di ripensare al passato e ogniqualvolta mi sorprendo a sorridere è perché tutto quello che ho fatto, l’ho fatto con piacere.
Anche i traumi del passato rientrano nei ricordi, è pur sempre un emozione che ti fa sentire nonostante tutto, vivo nel presente.
Ho tante spine piantate nell’animo, le più grandi son riuscito a toglierle, altre mi si sono spezzate dentro, ma sono sotto lo sguardo vigile del tempo. Le peggiori sono le più sottili, quasi impercettibili, che ondeggiano a ogni respiro, ti trafiggono le carni a ogni carezza, visibili solo in controluce, al bagliore di un ricordo.
Eri sempre propenso ad aiutarmi quando ne avevo bisogno. Non immaginavo quanto ti volessi bene, ora che nn ci sei mi accorgo che eri per me indispensabile… mi manchi tanto papà.
Ricorderai questi occhi ovunque tu sarai, occhi sinceri… e guardandoti allo specchio starai male perché saprai che quei due bellissimi occhi ora stanno piangendo a causa tua…
Si poteva, diceva, si poteva svuotare la memoria come si svuota un sacco di pietroline dentro un fiume. Finiscono in fondo al suo letto, e muovendosi arrivano forse al mare. Non si fanno scomparire i ricordi, perché appartengono alla terra. Ma si possono lasciare altrove, come i libri, che smettono di appartenerti quando hai finito di scriverli.