Anna Maria D’Alò – Frasi Sagge
Quando non odi più l’eco della tua coscienza è perché è approdata dove l’orecchio non ascolta.
Quando non odi più l’eco della tua coscienza è perché è approdata dove l’orecchio non ascolta.
Prima di parlare di me guardati. Prima di giudicarmi, osservati. Prima di criticare il mio vedi e valuta bene il tuo. E non criticare o giudicare mai una “a” della mia vita se quella “a” nella tua vita l’hai scritta, letta e fatta milioni di volte! L’ipocrisia non ha limite, ma alcuni sono da oscar!
In questa vita devi essere forte per non crollare, dolce con le persone che ami e inafferrabile con la gente falsa.
Abbiamo tutti una data di fabbrica e una di scadenza, ma nel frattempo cerchiamo di non essere già avariati, profumiamo di vita.
La maggioranza delle persone dice di essere normale ma non ha mai fatto una visita da uno psichiatra e solo uno psichiatra può dire se una persona è normale o no.
Perchè la vera Energia dell’Amore possa permeare la tua anima, deve trovarla come se fosse appena nata. Per quale motivo gli uomini sono infelici? Perchè vogliono imprigionare questa energia – e ciò è impossibile. Dimenticare la propria storia personale vuol dire mantenere questo canale pulito, lasciare che quell’energia si manifesti ogni giorno come desidera: significa accettare di essere guidati da essa…. e dopo un po’ di tempo, all disperazione, alla paura, alla solitudine, e a un tentativo di controllare l’incontrollabile. Secondo la tradizione della steppa, il cui nome è “Tengri”, per vivere pienamente bisogna essere in continuo movimento: solo così ogni giorno può essere diverso dall’altro. Passando per le città, i nomadi pensavano “Sono davveo poveri quelli che vivono qui: per loro è tutto uguale” Probabilmente i “cittadini” guardavano i nomadi e pensavano “Povera gente, non riesce ad a avere un posto dove vivere. “I nomadi non avevano passato, ma soltanto presente, perciò erano sempre felici – fino a quando i governanti comunisti gli intimarono di smettere di viaggiare e li obbligarono a stare in fattorie collettive. Da allora, a poco a poco a poco cominciarono a credere a quella storia che si reputava fosse la storia giusta. Oggi hanno perso tutta la loro forza.
L’uomo ha fama d’infante davanti al Dio come il fanciullo davanti all’uomo.