Seymour Cray – Frasi Sagge
La memoria è come un orgasmo. È meglio se non devi simularla.
La memoria è come un orgasmo. È meglio se non devi simularla.
Due uomini guardano attraverso le sbarre di una cella: uno vede il fango, l’altro una stella.
I sogni spesso confezionano belle fregature.
Quando l’albero invecchia, seccano le radici, le fronde perdono il loro colore, cadono le foglie e la tristezza lo sopprime. Unica ragione? “Il tempo corre e la coscienza che, nulla è per sempre”, poi cadono pollini, (semi ), che sommersi dal fango a Primavera fanno spuntare nuove piantine che escono dalla terra per cogliere il bacio del Sole e continuare così l’avventura. Non è per questo giusto essere malinconici: nasce una nuova vita e si perpetua la specie. Mi sovviene che si invecchia e tanto mi dispiace, ma come si usa dire: “Non si può vivere per sempre!”
La saggezza della vita è, saper “vedere” senza guardare, il saper ascoltare restando in silenzio, il resto è nulla!
Non abbiamo forse il diritto di essere e non essere giudicati!? Non abbiamo il diritto di vivere e lasciar vivere? Non siamo noi i carnefici del giudizio stesso!? Ognuno ha il diritto di vivere a proprio piacimento, e a noi basta rispettare, non giudicare! Ma, allora perché tutti giudicano!? Perché tutti uccidono i cosi detti “diversi” della società!? Non siamo forse noi i diversi che uccidiamo lo stesso credo che insegna Amore!?
Che brutta cosa l’esperienza!Dipinge di grigio ogni paesaggio già visto, vena di perdita anticipata ogni bella emozione.Non ti concede neanche il piacere di fare una buona azione, perché è lì, pronta a suggerirti il rovescio della medaglia, il male che ne deriverà e il tornaconto che ti arriverà.Forse l’unica vera maniera di essere felici è non fare tesoro delle esperienze.Non perdere tempo a scattare foto di luoghi visitati, ma utilizzare quegli attimi per goderseli. C’è molto da vedere al mondo, non serve rivedere ciò che abbiamo già visto.Non portarsi dietro ogni giorno il fardello della preoccupazioni, dei calcoli e dei progetti, ma sì, quando sarà, si vedrà.Non scegliere sempre il certo per l’incerto, sono le difficoltà che ci mantengono competitivi.E soprattutto, non imparare dai propri errori, per riprovare, e riuscire, lì dove abbiamo fallito.