Michelangelo Da Pisa – Frasi Sagge
La lama della parola è tagliente solo in due casi, se affilata sulla pietra della verità o se maneggiata incautamente da chi indossava la maschera d’amico.
La lama della parola è tagliente solo in due casi, se affilata sulla pietra della verità o se maneggiata incautamente da chi indossava la maschera d’amico.
La Mente: Una mente senza pensiero è come un fantino senza destriero.
Se devi buttare la chiave del tuo cuore, fallo in un luogo sicuro, impensabile, frequentato solo da quei pochi pazzi che potrebbero avere il coraggio di riaprirlo.
Io non sono né saggio né ignorante. Ho provato gioie. È troppo poco dire: sono vivo, e questa vita mi dà il piacere più grande. La morte, allora? Quando morirò (forse tra breve), conoscerò un piacere immenso. Non parlo del pregustare la morte che è insulso e spesso sgradevole. Il soffrire abbrutisce. La grande verità di cui sono sicuro è invece questa: provo nel vivere un piacere senza limiti e avrò nel morire una soddisfazione senza limiti.Ho vagato, sono passato da un posto all’altro. Stabile, ho abitato in una sola camera. Sono stato povero, poi più ricco, poi molto più povero. Da bambino, avevo grandi passioni, e tutto quel che desideravo, lo ottenevo. La mia infanzia è sparita, la mia giovinezza è sulle strade. Non importa: ciò che è stato, mi rende felice; ciò che è, mi piace; ciò che avviene, mi conviene.La mia esistenza è migliore di quella degli altri? Può darsi. Ho un tetto, molti non ce l’hanno. Non ho la lebbra, non sono cieco, vedo il mondo, fortuna immensa. Lo vedo, questo giorno fuori del quale non è niente. Chi potrebbe sottrarmelo? E sparendo questo giorno, io sparirò con lui, pensiero, certezza che mi trasporta.Ho amato degli esseri, li ho perduti. Sono diventato pazzo quando questo colpo si è abbattuto su di me, perché è un inferno. Ma la mia follia è rimasta senza testimoni, il mio smarrimento non era manifesto, la mia sola intimità era folle. Talvolta, diventavo furioso. Mi si diceva: Perché siete così calmo? In realtà, bruciavo dalla testa ai piedi; di notte, correvo per le strade, urlavo; di giorno, lavoravo tranquillamente.Poco dopo, si scatenò la follia del mondo. Fui messo al muro come molti altri. Perché? Per niente. I fucili non spararono. Mi dissi: Dio, che fai? Smisi allora d’essere insensato. Il mondo esitò, poi riprese il suo equilibrio.Con la ragione, mi ritornò il ricordo e vidi che, anche nei giorni peggiori, quando mi credevo perfettamente, completamente infelice, ero tuttavia, e quasi sempre, estremamente felice. Ciò mi fece riflettere. Questa scoperta non era piacevole. Mi sembrava di perdere molto. M’interrogai: non ero forse triste, non avevo sentito la mia vita spezzarsi? Sì, era successo; ma, in ogni momento, quando mi alzavo e correvo per le strade, quando restavo immobile in un angolo della stanza, la freschezza della notte, la stabilità del suolo mi facevano respirare e riposare sull’esultanza.Gli uomini, specie bizzarra, vorrebbero sfuggire alla morte. E alcuni gridano, morire, morire, perché vorrebbero sfuggire alla vita. “Ma quale vita, mi uccido, mi arrendo.” Ciò è pietoso, strano, è un errore.Ho incontrato tuttavia degli esseri che non hanno mai detto alla vita, taci, e alla morte, vattene. Quasi sempre delle donne, creature belle. Quanto agli uomini, il terrore li assedia, la notte li ferisce, vedono i loro progetti annientati, il loro lavoro ridotto in polvere, restano sbigottiti, loro, così grandi, che volevano costruire un mondo, ma tutto sprofonda.
Quando decidi di uccidere qualcuno, devi sempre avere un motivo, ma quando decidi di salvare una vita, non hai bisogno di una ragione per farlo.
Quando non conosci te stesso puoi fare mille cose ma rimani povero.Quando conosci te stesso e non fai niente perché ti credi il migliore allora non conosci te stesso.Quando conosci te stesso puoi capire cos’è l’amore che non è quello dei poeti, quello che ti dicono altre persone o quello che c’è nei film.C’è gente che parla d’amore ma non ha amore, ha solo cose prese in prestito.Per capire cos’è l’amore devi capire te stesso e avere un mix di cose positive unite in un unico essere dove non c’è divisione ma c’è solo armonia e fusione.Qui non si parla di amore cieco o amare a caso, questo fa ridere… l’amore forzato e costruito dal benessere materiale, religioso oppure spirituale non può essere amore.Non può nascere l’amore dal falso.Bisogna riconoscere ciò che è.Ciò che è viaggia da solo.Non è solo un fatto di capire, non è solo un’esperienza.Quest’ultima può anche crollare.Non esiste una via, esiste solo verità, tutto il resto è illusione.
Il tempo è quel qualcosa che restituisce e toglie. Restituisce gli schiaffi presi, il male subìto e ciò che ingiustamente ci è stato tolto. Toglie la voglia di capire, la voglia di aspettare e la voglia di perdonare coloro che per troppo tempo hanno perseverato negli errori.