Silvana Stremiz – Frasi Sagge
A volte non sappiamo cogliere il “dono” del “tempo” e lo sporchiamo con il modo bastardo di viverlo.
A volte non sappiamo cogliere il “dono” del “tempo” e lo sporchiamo con il modo bastardo di viverlo.
Non voglio essere viva, ma vivere.
L’odio è una cosa morta. Chi mai vorrebbe essere un sepolcro?
Per voi uomini bianchi il paradiso è in cielo; per noi, il paradiso è la terra.Quando ci avete rubato la terra, ci avete rubato il paradiso.
Il tempo ti dà le risposte, quando ormai smetti di cercarle.
L’amore è strano, non dà garanzie, è grande finché lo si vive, ma quando finisce è stato quasi sempre estremamente piccolo e ci sentiamo improvvisamente così inutili. Tutto quello che è stato è la somma di ciò che abbiamo dato e ciò che abbiamo ricevuto, e tirando le somme “l’avuto” diventa poco, se non inesistente, e nasce il rancore che a sua volta partorisce la disperazione. Quando finisce un amore non per colpa nostra, ma perché veniamo liquidati ingiustamente, il boccone è duro da mandare giù e restiamo appesi a quel filo chiamato disperazione, finché non giunge il tempo di un nuovo amore, di un nuovo abbraccio, oppure semplicemente il giorno della guarigione. Arriva un giorno in cui il dolore smetterà di fare male. Ci vuole del tempo, spesso troppo tempo, perché lo stato “straziante” in cui ci si trova non permette molto. Finche arderà il “rancore” è difficile pensare di poter andare oltre. Non resta che tener duro, combattere con forza contro “il niente” che ci è stato donato e fra le ceneri raccogliere “i ricordi buoni” perché ci sono sempre dei “ricordi buoni” da conservare, sempre, anche quando non sembra. Saranno i ricordi buoni la nostra forza, ci racconteranno che, comunque vada, l’amore vale sempre la pena.
Si corre lo stesso rischio a credere troppo che a credere troppo poco.