Ogni cambiamento ci rende preoccupati, ci rende spaesati e consapevoli che tutto ciò che ha rappresentato il prima, oggi è ormai scomparso e malgrado, ci vela di tristezza il pensarlo, ci rafforza l’idea di averlo vissuto, nonostante non tornerà più.
La cultura è il fondamento che rende la vita degna di essere vissuta.
Se oltrepassi i limiti, i limiti si spostano con te e non vai da nessuna parte.
Graduato in regime di conflitto armai il mio viaggio nel midollo – era d’autunno, istante naturale in cui non era più possibile trattenere – e le radici smettevano, e lasciando, si ritiravano perché ogni forma d’incompiuto era licenziata dal tempo – così apparecchiando preghiere ad ogni vertebra, ci si cibava del motivo – di come il maturo barattasse i suoi frutti solo di rado – ed esclusivamente dietro il compenso di un sacrificio.
Il primo passo di ogni grande sapere è il sapere di non sapere.
Il falso bene è il vero male!
Siamo figli di un’istruzione basata sugli scritti di persone non istruite. Dovremmo tornare a vivere per creare, forse, una nuova scuola.