Violetta Serreli – Frasi Sagge
Sono le persone insensibili e mediocri, che fanno della vita degli altri un gioco ai dadi.
Sono le persone insensibili e mediocri, che fanno della vita degli altri un gioco ai dadi.
Bisognerebbe alternare momenti di seria e riflessiva leggerezza ad altri di spensierata e frivola profondità.
Lo scopo dell’educazione è la conoscenza e non una questione di valore.
Non se ne ha proprio voglia, a volte, di ricominciare. Tutto si mescola e si sporca. Le sensazioni negative opprimono senza dare via di scampo. Non si crede a nessuno, non si crede a niente. Non si crede neppure alla propria immagine decisa davanti allo specchio. Ci si costruisce un mondo nuovo di pensieri, idee, progetti e possibili fallimenti. Per avere la certezza che nessuno oltrepasserà più il confine delle proprie decisioni. Decidi tu, per te. Ogni passo, ogni gesto, ogni sorriso è accuratamente protetto da una patina di omertà. “Nessuno saprà più come ammazzarmi. Piuttosto mi ammazzo da sola.” È così che, muta, cammini guardando avanti. Perdendo le sfumature che prima vedevi, con la coda dell’occhio, e che completavano la tua visione. Ora non vedi oltre il tuo naso. Non vuoi vedere oltre. Perché ogni volta che ti sei concessa la meraviglia di paesaggi più vasti, ti sei persa, senza poter tornare. Ti trascini morta, su gambe stanche, verso una piccola oasi di pace dove l’unica brezza è resa possibile dalla tua ombra. Non ci sarà più l’ombra di nessun altro accanto a te. Due ombre si mescolano, si confondono. Fanno perdere il senso di due individui distinti per farli sembrare uno solo. C’è solo un modo perché sembrino due persone: che non siano accanto.
Il ruolo di difensore mi ha sempre insegnato in alcune situazioni a temporeggiare, ad aspettare sempre l’avversario. Però la vita non è un gioco, non si può sempre aspettare, bisogna essere decisi e prendere nel minor tempo possibile la decisione finale, saper cogliere al volo ogni occasione. Se temporeggi sei fottuto!
Accade spesso di essere tanto bravi a consigliare gli altri e non altrettanto bravi a consigliare se stessi. Si finisce per essere più padroni della vita degli altri che della propria.
Diciamo di credere in Dio,senza dare importanza all’unico strumentoche ci rende cristiani: la sensibilità.