Federico Ossola – Frasi Sagge
Il rispetto che diamo agli altri è il rispetto che diamo a noi stessi. Il rispetto che neghiamo agli altri è il rispetto che neghiamo a noi stessi.
Il rispetto che diamo agli altri è il rispetto che diamo a noi stessi. Il rispetto che neghiamo agli altri è il rispetto che neghiamo a noi stessi.
Si lamenta solo chi ha voglia di lamentarsi.
Sbagliando si impara è vero, ma è vero anche che sbagliando si insegna a perdonare.
Se la memoria di un giorno tu vuoi conservare, dall’alba al tramonto la dovrai dominare.
Quanta voglia di raccontarsi, la vedi negli occhi di chi osserva un paesaggio e senza accorgersi sorride al finestrino di un treno. Chissà quanti pensieri, quanto perdono, quanto dolore… Magari nell’abbraccio di chi li accoglie in stazione. Pace, rassegnazione, finzione ma in ogni modo amore. Ora va via sulla banchina, la mano a una piccola vestita di azzurro che la guarda con ammirazione. Ora so. Raccontava l’attesa di abbracciare sua figlia, con quel sorriso al finestrino di un treno.
Dal male nasce il bene.
Il criterio della vita diventa fatalmente il piacere, la comodità, l’egoismo, la passione, l’istinto…, ed il livello della dignità personale fin dove discende?
Si lamenta solo chi ha voglia di lamentarsi.
Sbagliando si impara è vero, ma è vero anche che sbagliando si insegna a perdonare.
Se la memoria di un giorno tu vuoi conservare, dall’alba al tramonto la dovrai dominare.
Quanta voglia di raccontarsi, la vedi negli occhi di chi osserva un paesaggio e senza accorgersi sorride al finestrino di un treno. Chissà quanti pensieri, quanto perdono, quanto dolore… Magari nell’abbraccio di chi li accoglie in stazione. Pace, rassegnazione, finzione ma in ogni modo amore. Ora va via sulla banchina, la mano a una piccola vestita di azzurro che la guarda con ammirazione. Ora so. Raccontava l’attesa di abbracciare sua figlia, con quel sorriso al finestrino di un treno.
Dal male nasce il bene.
Il criterio della vita diventa fatalmente il piacere, la comodità, l’egoismo, la passione, l’istinto…, ed il livello della dignità personale fin dove discende?
Si lamenta solo chi ha voglia di lamentarsi.
Sbagliando si impara è vero, ma è vero anche che sbagliando si insegna a perdonare.
Se la memoria di un giorno tu vuoi conservare, dall’alba al tramonto la dovrai dominare.
Quanta voglia di raccontarsi, la vedi negli occhi di chi osserva un paesaggio e senza accorgersi sorride al finestrino di un treno. Chissà quanti pensieri, quanto perdono, quanto dolore… Magari nell’abbraccio di chi li accoglie in stazione. Pace, rassegnazione, finzione ma in ogni modo amore. Ora va via sulla banchina, la mano a una piccola vestita di azzurro che la guarda con ammirazione. Ora so. Raccontava l’attesa di abbracciare sua figlia, con quel sorriso al finestrino di un treno.
Dal male nasce il bene.
Il criterio della vita diventa fatalmente il piacere, la comodità, l’egoismo, la passione, l’istinto…, ed il livello della dignità personale fin dove discende?