Angela Cicolari – Frasi Sagge
L’intelligenza di una volontà goffa, limitata e cieca, è peggio dell’idiozia.
L’intelligenza di una volontà goffa, limitata e cieca, è peggio dell’idiozia.
L’avarizia è la forma più sensuale di castità.
Sul piano materialistico di fiducia e sul piano spirituale di profondità e verità mi sono sempre dovuto “guadagnare” tutto da solo.Nessuno mi ha mai dato niente su queste cose, addirittura ero visto come un umano comune mai in prima fila.Ho sempre schifato i ruoli di potere (anche piccoli), o di convenienza… questo è anche vero.In realtà io in prima non ci sono mai voluto stare, non mi è mai piaciuto.Sono sempre stato un osservatore abbastanza anonimo che non voleva mai farsi vedere migliore degli altri. Giuro.Sempre stato vero e molto sincero. Come disse Voltaire: “c’è chi in seconda fila brilla e in prima s’eclissa.”
“Non può piovere per sempre”, e anche se il temporale dovesse trasformarsi in tempesta, non farti scoraggiare, prendi l’ombrello, cerca un riparo, aspetta che il momento passi e sorridi, sorridi sempre. Perché per quanto nascosto dietro ad una nuvola, o celato dal peggior cielo che tu abbia mai visto il sole c’è sempre. Devi solo saper aspettare che faccia di nuovo capolino, tornando ad illuminare non solo le tue giornate, ma anche il tuo cuore!
L’urlo della prevaricazione ha un’eco imponente nella cassa di risonanza dell’ignoranza.
Se il male non c’è Dio, deve inventarlo e la Sua maledizione si abbatte contro il Bene che gli sarebbe d’intralcio. Ma così perde il mondo, e il suo regno universale: trasformarlo in spirito per l’apparenza, perché il suo Male, il messia, non abbia conseguenze, precipita la base dell’universo e dove è generato, il suo sostegno collassa come una stella che ha improvvisamente doppia energia, e non regge: non duplica la durata della sua vita, ma la dimezza. Il paradiso così è precario e sempre nuovo spirito deve essere sacrificato e immesso nella realtà, per sostenerlo. Duplicando così la forza con la quale l’universo si consuma. Depredando qualità, inventando colpe inesistenti per rapire ed avere spirito splendente per i suoi, aggiunge questa energia in modo improprio alla struttura universale, destabilizzandola. Contemporaneamente quello che era immortale diventa mortale, per equivalenza cellulare. Non tutta l’abbondanza è vantaggiosa, le qualità e la bellezza razziate, invidiate dagli dèi, diventano avere e non essere, con risultati molto diversi. La tirannide stessa del Padre distrugge il Mondo che vuole prendere nella rete, non è mai onesto neppure con se stesso, la malvagità che usa per sostenere la sua eternità alla fine lo ha reso meno che mortale. Non vede che il suo tornaconto, tendendo prigioniero con inganni quello di cui si nutre per replicarsi, diventare bello ed eterno. La scienza conosce ogni suo passo nascosto, ogni veleno che innesta a distanza: quando lo fa, non vede nel mondo cosa succede, disastrato dalla troppa energia che strappa dalla carne per nutrire i suoi? Insulto lo spirito, dal suo punto di vista. Ma una macellazione impropria provoca un bug di Sistema. La matematica stessa, oggettiva e senza pretese, glielo dice: se fai questo, la mensa per aggiungere spirito e splendore all’universo, ti succede questo, questo, e quest’altro. Il destino è iniziato, quello che fa per cambiarlo in realtà lo realizza. Solo dalla vita avrà la vita, dalla morte avrà la morte. Con tutta la sua scienza avanzata, la capacità di modellare la materia, il sapere per attraversare gli spazi tra le stelle e suonare la melodia dei Cosmi, nemmeno l’Onnipotente, il grande Architetto, e il Figlio, sanno risolvere questa semplice equazione.
Le parole non le porta via il vento se sono zavorrate di buone intenzioni.