È interessante (e alquanto divertente) vedere gente assai insipiente che finge di esser molto sapiente. È come assistere alla lezione di nuoto di un gatto che non s’è mai bagnato più di una zampa eppure si vanta di poter insegnare a nuotare.
Se vuoi arrivare diretto ad cuore devi evitare che le parole siano troppo complicate, un semplice ti voglio bene può bastare se è il risultato di un insieme di tangibili azioni.
La paura di restare senza non ci permette compartire quello che ci avanza.
Se con le parole conseguirei la pace imparerei la lingua animale per conquistare anche loro.
Ci sono civiltà e mondi che nemmeno immaginiamo e se anche ci passano sotto gli occhi ci fa più comodo voltare lo sguardo altrove. Se invece guardassimo a fondo dentro quelle realtà si smetterebbe di fare tragedie per cose stupide e senza senso e si capirebbe quali sono i veri drammi della vita.
Siamo tutti dei pastori erranti alla ricerca di una terra, di un domani migliore e non ci accorgiamo che forse l’abbiamo già trovato nella terra e nell’oggi in cui viviamo.
Guardarsi intorno, quando vicino si ha tutto quello che si desidera, è un rischio che non sempre è giusto correre. Quindi consiglio di guardare, desiderare con la fantasia e lasciar stare.