Angela Cicolari – Frasi Sagge
La scaltrezza non è intelligenza.
La scaltrezza non è intelligenza.
L’unico tempo certo è quello passato.
Riflettendoci per un bel po’, ho capito: noi non beviamo per dimenticare, noi beviamo per ampliare, un ricordo, un’emozione, un momento. Già, fondamentalmente, quando beviamo, tutte queste girandole di stati d’animo, si ampliano, diventando molto più nitidi e vissuti con molta più leggerezza. Poi però, passato l’effetto boomerang o meglio la “sbornia allegra”, il pensiero, il ricordo o l’emozione che ci affliggeva è sempre lì, che ci tormenta, forse anche in un modo o in una forma più tosta di prima. Ma che ci volete fare, siamo essere umani, è la nostra natura farci del male, è come se pensassimo, che per poter godere di un momento felice, prima, dovessimo provare dolore, e la questione mi rode, per il semplice fatto che non riesco a dare una spiegazione a questo comportamento. Però una cosa la so o meglio una certezza ce l’ho: non è questa la soluzione, non servono le piombe, non serve star male, l’unico modo per sconfiggere i momenti bui e avere dei momenti di felicità, sta nell’abbraccio delle certezze, nell’andare avanti e nel continuare a vivere.
Certo, finché vaghiamo a caso, senza seguire una guida ma il clamore discorde di chi chiama da ogni parte, la vita si consumerà, resa breve dagli errori, anche se giorno e notte ci daremo da fare con le migliori intenzioni. Decidiamo, allora, dove vogliamo andare e per quale via ma non senza un esperto che già conosca la strada che cominciamo a percorrere, perché certo non è come negli altri viaggi dove, se si è individuato il percorso e si chiedono informazioni agli abitanti, non si può sbagliare. In questo caso, invece, proprio le strade più battute e frequentate ci traggono in inganno. Soprattutto bisogna fare attenzione a non seguire, come pecore, il gregge di chi ci precede, perché non si va dove si deve andare, si va dove vanno tutti.
Un giorno venne il sole e disse: “E così sia, se proprio non mi volete allora vado via” tutti gli risposero: “ti prego Dio non te ne andare, senza di te non possiamo più brillare”.Gli offrirono dei soldi, ma non ci fu nulla da fare, il sole fece quattro passi e smise di illuminare. Noi no, noi viviamo all’infinito, noi apriamo un varco nel cuore e li continuiamo a vivere sino alla fine di ogni rumore.
Chi ascolta il cuore è veramente saggio.
Finché porterai con te l’amore, il tuo cuore non potrà contrarre la malattia chiamata dolore. Non perdere mai la cura, anche quando attraversi le strade più tortuose, stringilo forte… quel siero è il senso per la vita.