Georges Duhamel – Frasi Sagge
Ritengo che il romanziere sia lo storico del presente, mentre lo storico è il romanziere del passato.
Ritengo che il romanziere sia lo storico del presente, mentre lo storico è il romanziere del passato.
“Nella dissertazione che sto scrivendo, e che presenterò all’accademia delle scienze slovenie [il dottor Igor non voleva diffondersi in particolare sul Vetriolo], cerco di studiare il comportamento umano detto ‘normale’. Molti medici prima di me l’hanno studiato, giungendo alla conclusione che la normalità è solo una questione di consenso. Ossia, se molta gente pensa che una cosa sia giusta, quella cosa lo diventa. […]”Beh adesso veniamo alla tua malattia. Ogni essere umano è unico, con le proprie qualità, i propri istinti, le proprie forme di piacere, il proprio spirito d’avventura. Ma la società finisce per imporre una mniera collettiva di agire: nessuno si ferma mai a domandarsi perché sia necessario comportansi in quel modo. Ci si limita all’accettazione. Nel corso della tua esistenza hai mai conosciuto qualcuno che si sia domandato perché le lancette dell’orologio si muovono in una direzione, e non in quella opposta?””No””Se qualcuno lo domandasse, probabilmente si sentirebbe rispondere ‘ma tu sei matto!’ Se insistesse nella domanda, dapprima le persone tenterebbero di trovare una ragione, poi cambierebbero argomento, perché nn può esistere alcun motivo oltre a quello che ti ho spiegato. Ora ripeti la tua domanda.””Sono guarita?””No. Tu sei una persona diversa, che vuole essere uguale. E questo, dal mio punto di vista, è considerato una malattia grave.””È grave essere diversi?””È grave sforzarsi di essere uguale. È grave voler essere uguale, perché questo significherrebe andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo, non ha creato una sola foglia identica a un’altra. Ma tu ritieni che l’essere diverso sia una follia, e perciò hai scelto di vivere a Villete. Perché qui, visto che tutti sono diversi, diventi uguale agli altri. Capito?”Mari fecce un cenno con la testa.
La prima cosa che dovrebbero insegnare ad un Re, invece dell’arte della lotta e della spada, o delle conoscenze, dovrebbe essere la responsabilità per il proprio potere, senza cercarla altrove al di la di se stesso, riconoscere gli sbagli e saper affrontare personalmente le conseguenze delle proprie azioni. Questo farà la differenza tra il Re e… l’uomo.
Bisogna fare attenzione ai momenti magici che costellano un rapporto. Ce n’è uno… uno grandioso, davvero speciale in cui senti che potresti stravolgere completamente la tua vita. E lo faresti. Basta decidere. Afferrare al volo quel treno e tutto cambierebbe. Daccapo ancora una volta. Ricominciare. Ma è solo un attimo. Quel treno dura il tempo di una scelta. Poi svanisce, non torna indietro. E tu non avrai più quel coraggio!
In ognuno di noi c’è saggezza, basta trovare la chiave giusta per aprire la porta del nostro animo ad essa.
Quando ti accorgi che ormai è troppo tardi, vorresti tanto svegliarti e scoprire che si è trattato solo di un incubo.
Il tempo mi gira intorno ma non mi raggiunge mai.