Decimo Giunio Giovenale – Frasi Sagge
Il primo castigo del colpevole è che non potrà mai essere assolto dal tribunale della sua coscienza.
Il primo castigo del colpevole è che non potrà mai essere assolto dal tribunale della sua coscienza.
Se si vuole tagliare un albero bisogna prima privarlo dei rami più grossi per farlo cadere dove si vuole, inoltre cadendo sarà più leggero e meno pericoloso.
Il tuo più profondo segreto è quello che non conosci.
La via del saggio è agire, ma non competere.
Quando si osservano le molte lapidi rovinate, quelle corrose dai passi dei fedeli sui pavimenti delle chiese, le chiese stesse crollate sopra i loro sepolcri, la vita dopo la morte appare tuttavia sempre come una seconda vita, in cui si entra in effigie, in epigrafe, e in cui si dura più a lungo che nella vita veramente vissuta. Ma anche questa immagine, anche questa seconda esistenza presto o tardi s’estingue. Come agli uomini, anche sui monumenti il tempo non si lascia strappare i suoi diritti.
Accettare se stessi nella propria totalità è l’apprendistato più difficile nel mestiere dell’essere umano. Ogni giorno bisogna ricominciare.
La stupidità è una scatola che sta per traboccare, l’intelligenza una scatola che ormai sta per terminare i fondi!