Maestro Zen – Frasi Sagge
Colui che divide il proprio sapere e lo discute con gli altri, ottiene una conoscenza universale serena. Povero invece chi pensa di sapere e tiene per sé. Perché così percorre la strada senza sbocco della limitazione.
Colui che divide il proprio sapere e lo discute con gli altri, ottiene una conoscenza universale serena. Povero invece chi pensa di sapere e tiene per sé. Perché così percorre la strada senza sbocco della limitazione.
Ci sono presenze estremamente assenti e assenze estremamente presenti.
Piuttosto che guardare se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto preoccupati di sapere con veracità cosa c’hai versato.
Ci sono tre cose nella vita che non dovrebbero essere rotte: le promesse, le amicizie e le palle!
Ognuno è libero di fare della sua vita quello che vuole; della sua però non di quella degli altri! Ognuno è libero di scegliersi le sue compagnie, di essere chi vuole essere con il sano principio che ciò che diventa non calpesti mai ciò che sono gli altri. Per questo motivo sei padrone di fare ciò che vuoi ma della tua vita non della mia.
La volontà molto spesso supera gli ostacoli. La volontà è superiore a qualsivoglia ostacolo.
Non se ne ha proprio voglia, a volte, di ricominciare. Tutto si mescola e si sporca. Le sensazioni negative opprimono senza dare via di scampo. Non si crede a nessuno, non si crede a niente. Non si crede neppure alla propria immagine decisa davanti allo specchio. Ci si costruisce un mondo nuovo di pensieri, idee, progetti e possibili fallimenti. Per avere la certezza che nessuno oltrepasserà più il confine delle proprie decisioni. Decidi tu, per te. Ogni passo, ogni gesto, ogni sorriso è accuratamente protetto da una patina di omertà. “Nessuno saprà più come ammazzarmi. Piuttosto mi ammazzo da sola.” È così che, muta, cammini guardando avanti. Perdendo le sfumature che prima vedevi, con la coda dell’occhio, e che completavano la tua visione. Ora non vedi oltre il tuo naso. Non vuoi vedere oltre. Perché ogni volta che ti sei concessa la meraviglia di paesaggi più vasti, ti sei persa, senza poter tornare. Ti trascini morta, su gambe stanche, verso una piccola oasi di pace dove l’unica brezza è resa possibile dalla tua ombra. Non ci sarà più l’ombra di nessun altro accanto a te. Due ombre si mescolano, si confondono. Fanno perdere il senso di due individui distinti per farli sembrare uno solo. C’è solo un modo perché sembrino due persone: che non siano accanto.