Friedrich Wilhelm Nietzsche – Frasi Sagge
Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore.
Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore.
Non esiste nulla al di fuori del momento presente. Il tempo non è altro che un’illusione, uno strumento ideato dal nostro cervello per interpretare la realtà. Passato e futuro sono creazioni dalla nostra mente. Il momento presente è l’unica realtà della nostra esistenza, è l’unico istante in cui possiamo davvero dare concretezza ai nostri obiettivi, in cui possiamo affrontare le nostre sfide, in cui possiamo vivere.
Per le persone secondo le quali le piccole cose non esistono, le grandi non sono tali.
Tutti guardano, pochi vedono. La vera bellezza è solo per chi sa afferrarla, gli sciocchi deridono ciò che non capiscono, solo gli spiriti sublimi colgono.
Perché esista arte, perché esista un qualsiasi fare e contemplare artistico, è indispensabile un presupposto fisiologico: l’ebbrezza. L’ebbrezza deve prima aver accresciuto l’eccitabilità dell’intera macchina: altrimenti non si giunge all’arte. Tutte le specie di ebbrezza per quanto diversamente condizionate, possiedono la forza di far ciò: soprattutto l’ebbrezza dell’eccitazione sessuale, la più antica e originaria forma di ebbrezza. Ugualmente l’ebbrezza che sopraggiunge al seguito di tutte le grandi brame, di tutti i forti affetti; l’ebbrezza della festa, della gara, del pezzo di bravura, della vittoria, di ogni commozione estrema; l’ebbrezza della crudeltà; l’ebbrezza della distruzione; l’ebbrezza prodotta da determinati influssi meteorologici, per esempio l’ebbrezza della primavera; oppure dall’influsso dei narcotici; infine l’ebbrezza della volontà, di una volontà sovraccarica e turgida. – l’essenziale dell’ebbrezza è il senso dell’aumento di forza e della pienezza. Da questo si comunicano sentimenti alle cose, le si costringe a prendere da noi, le si violenta – questo processo vien detto idealizzare. Sbarazziamoci qui di un pregiudizio: idealizzare non consiste, come comunemente si crede, nel togliere o eliminare ciò che è piccolo, secondario. Quel che importa è piuttosto spinger fuori, grandiosamente, i tratti principali in modo che gli altri scompaiano.
Spesso faccio confusione tra conseguenze e cause.Entrambe non dipendono unicamente da me, ma nella mia vita,volente o nolente io sono la loro “miccia”.La causa mi da l’impulso di agire, ma spesso la creo io.Agendo, creo la conseguenza.In base a me stesso, ai miei fini e alle cose che nella vita non posso cambiare, creo una bombao uno spettacolo pirotecnico.
C’è chi ritiene che, se esiste una via che porta al meglio, questa richiede una bella occhiata al peggio.