Valerio Galli – Frasi Sagge
La felicità è il giusto compromesso tra gioia e dolore.
La felicità è il giusto compromesso tra gioia e dolore.
Un persona speciale non si fa notare, ma si fa sentire ovunque.
Il mio vizio è voler essere migliore interiormente e vivere senza eccessi.
Sono leggeri i sorrisi, vanno verso l’alto.Pesano le lacrime, le raccoglie la terra.Ma da ogni lacrima… può rinascere un fiore.
È pericoloso esagerare nel far credere all’uomo quanto è uguale agli animali, senza mostrargli la sua grandezza. Ed è pericoloso anche fargli vedere la sua grandezza senza la bassezza. Ma è ancora più pericoloso lasciargli ignorare sia l’una che l’altra, mentre è utile ricordargliele entrambe.
Un uomo mi chiamò e mi disse: vieni guarda quanto è bello quel quadro, mi recai in balcone… ma non vedevo niente… poi mi soffermai un po’, decisi di cambiare frequenza… Guardai il mare, alzai gli occhi, c’era il sole e un po di nuvole… un brivido in tutto il corpo mi travolse… era il quadro più bello che i miei occhi avevano mai visto! Pensai all’autore… e mi domandavo: perché non mette la sua firma? Perché ogni giorno dipinge questo spettacolo restando anonimo? Poi ho capito… l’autore ero io in quel momento!
Genio: che cosa è il piacere?Tasso: non ne ho tanta pratica da poterlo conoscere che cosa sia.Genio: nessuno lo conosce per pratica, ma solo per ispeculazione: perché il piacere è un subbietto speculativo, e non reale; un desiderio, non un fatto; un sentimento che l’uomo concepisce con il pensiero, e non prova; o per dir meglio un concetto, e non un sentimento. Non vi accorgete voi che nel tempo stesso di qualunque vostro diletto, ancorché desiderato infinitamente, e procacciato con fatiche e molestie indicibili; non potendovi contentar il goder che fate in ciascuno di quei momenti, state sempre aspettando un goder maggiore e più vero, nel quale consista in somma quel tal piacere; e andate quasi riportandovi di continuo agl’istanti futuri di quel medesimo diletto? Il quale finisce sempre innanzi al giungere l’istante che vi soddisfaccia; e non vi lascia altro bene che la speranza cieca di goder meglio e più veramente in altra occasione, e il confronto di fingere e narrare a voi medesimi di aver gouto, con raccontarlo anche agli altri, non per sola ambizione, ma per aiutarvi al persuaderlo che vorreste pur fare a voi stessi. Però chiunque consente di vivere, nol fa in sostanza ad altro effetto né con un’altra utilità che di sognare; cioè credere di avere a godere, o di aver goduto; cose ambedue false e fantastiche.