Luca Cape – Social Network
Con Facebook ci conosciamo tutti, ma in realtà non conosciamo nessuno.
Con Facebook ci conosciamo tutti, ma in realtà non conosciamo nessuno.
Se perdi così tanto tempo a pensarmi e a controllare le mie cose su facebook, vuol dire che l’invidia ti si mangia!
La voce non ha batterie. Usatela che parlarsi è ancora legale.
Mi piace la gente che saluta anche se non è tua amica, mi piace la gente che, anche se si trova in una community, ha il tempo di lasciare un saluto, mi piace la gente che risponde ai saluti, mi piace quando per tutta questa gente, non c’è diversità, che per tutta questa gente tutti siamo uguali, mi piace e sono contenta che non tutti siano senza educazione.
Nella scuola della vita impariamo ad affrontare gli alti e bassi, chi ci ama e ci odia, gli amici e i nemici, i sinceri e i falsi, gli onesti e i furbi, e chi più ne ha più ne metta. Beh, benvenuti in Facebook!
Un tempo si scattavano fotografie per immortalare momenti importanti: un bacio, un abbraccio, erano momenti catturati per avere un ricordo con cui piangere, ricordare, rimpiangere. Oggi si scattano foto per metterle su Facebook al fine di dimostrare qualcosa a qualcuno. Un tempo vedevi una persona e te ne innamoravi, ti innamoravi del suo sguardo, del suo modo di parlare, di muoversi, di sorridere, e stavi giorni, settimane o mesi a pensare a come poterti dichiarare a quella persona così importante ma così irraggiungibile. Oggi invece vedi una bella ragazza, l’aggiungi su Facebook, ci chatti, le dici qualcosa di carino, ti ci vedi e voilà inizia il giro interminabile di foto, tag e roba varia. Sembriamo tutti articoli di un catalogo chiamato Facebook. Tutto ciò inizia a non piacermi. Facebook rovina la spontaneità dei sentimenti!
Quanta ipocrisia. Ci sono ancora persone convinte che fingere di stare bene mostrando i lati migliori (se ce ne fossero) di loro su Facebook, li faccia stare veramente meglio. E che mostrare felicità con foto ricordo, la possono sentire veramente. Sveglia! Non prendete per il culo il mondo, ma voi stessi.