Vincenza Vitale – Social Network
È inutile che su Facebook ti atteggi in stile Sandokan, quando nella realtà sei un emerito idiota.
È inutile che su Facebook ti atteggi in stile Sandokan, quando nella realtà sei un emerito idiota.
Si chiamano “amore” su Facebook e poi si cornificano su Skype.
Spesso la musica è l’unica in grado di capirci davvero. Fissi il soffitto, ti perdi in una canzone e, riascoltandola, sai che in quelle parole c’è tutta la tua vita.
Difficile capire il perché, persone iscritte ai Social Network si meravigliano quando ricevono una cosiddetta “fregatura”. Dovrebbero meravigliarsi invece, quando vengono riempiti di consensi, attenzioni, gentilezze, eccetera che non hanno mai ricevuto nella vita reale. Troppo facile sparare a zero dopo, se si chiama mondo virtuale ci sarà pure un motivo, quindi come ci si esalta nei momenti migliori e si accettano, così dovrebbe essere anche per il contrario.
Facebook sembra una gara a chi ha più personalità, peccato che nella realtà siete più inutili delle alghe marine.
Prima di Facebook e di Ask, esisteva il coraggio di guardarsi negli occhi e parlarsi.
Sui social facciamo tanti stati che risultano come urla nel vuoto con tanto di eco in risposta.Non penso però che ne abbiamo colpa. Siamo cresciuti così, dipendiamo dalla tecnologia e da quel maledetto touchscreen che ogni tanto si surriscalda per il troppo utilizzo, bruciandoci un po’ i polpastrelli dei pollici.