Daniele De Patre – Società
Se un diritto, qualsiasi esso sia, ci viene negato e non facciamo nulla, non siamo vittime, siamo complici.
Se un diritto, qualsiasi esso sia, ci viene negato e non facciamo nulla, non siamo vittime, siamo complici.
“C’è un francese, un tedesco, un italiano…”. Quand’ero ragazzino le barzellette che andavano per la maggiore iniziavano così. La morale? L’italiano era il più furbo di tutti. Oggi se dovessimo raccontare una barzelletta di questo genere, inizierebbe in maniera differente. Del tipo. “C’è un italiano… e tutti gli altri a prenderlo per i fondelli”.
A son solo na formiga A son solo na formiga on sasseto, na supiàda na pajéta de sto gnaro na giosseta cascà lì ‘te sto mondo cussì belo ‘ndove l’àrfio del Signore ga inbastìo, dal dito al fato ste montagne e ste aque ciare. A son ‘pena on puntesèlo na sginséta del to pan Dio del celo e de sti boschi ma par ti, rento sto mondo son bastansa pàl to amor.Traduzione dal dialetto vicentino urbano: Sono soltanto una formica Sono soltanto una formica/ un sassolino, un soffio/ una pagliuzza di questo nido/ una gocciolina caduta lì/ in questo mondo così bello/ dove il respiro del Signore/ ha predisposto, in un attimo/ queste montagne e queste acque limpide./ Non sono che un punticino/ un pezzettino del tuo pane/ Dio del cielo e di questi boschi/ ma per te, in questo mondo/ sono abbastanza per il Tuo amore.
A volte basta meno di quello che immaginiamo: un pensiero sentito, una parola di conforto, una carezza sincera, uno sguardo dritto negli occhi, un abbraccio vero, una preghiera col cuore. Spero che questo avvenga in ognuno di noi, da ognuno di noi, per ognuno di noi.
Cerchiamo le cose eclatanti, di far rumore, di salire sul pulpito, e non ci accorgiamo…
Ci fu una sfilata di abiti d’epoca; il costume che andò per la maggiore fu quello da fariseo.
C’è chi studia le leggi non per applicarle o farle rispettare, ma per insegnare ad aggirarle.