Raffaele Caponetto – Società
Al peggio non c’è mai fine, per cui teniamo il governo che abbiamo.
Al peggio non c’è mai fine, per cui teniamo il governo che abbiamo.
L’uomo, per natura, è un animale sociale: tuttavia ha bisogno dei suoi spazi vitali. Se…
Più che belle parole, che quasi sempre servono a camuffare false promesse, sono i fatti che contano.
Centocinquantesimoè da centocinquant’anniche l’Italia è ormai unita,ma con tutti questi affannipar una storia infinita.E pensar che è un paradisodal Piemonte a Lampedusae se il popolo è divisoc’è sicuro un’altra scusa.A metà dell’ottocento,Garibaldi ha iniziatoquel che fu il Risorgimentoche l’Italia ha unificato.E la gente di Senigalliada quel dì è riconoscentee non penso che si sbagliao lo scorda facilmente.A noi tutti sta nel cuoree nessuno l’ammaina piùqui sventola il tricoloreinsieme alla bandiera blù.
2500 anni fa un certo Aristotele in uno dei suoi scritti più celebri affermava “ogni popolo ha il governo che si merita”. Sono passati molti anni da quell’affermazione e l’Italia continua ad avere il governo che merita il suo popolo ma un popolo che non merita l’italia. Ebbene si questo popolo non merita, una nazione, un territorio che ha nei suoi antenati e nelle sue radici una storia e una cultura così vasta che per secoli il mondo intero ci ha invidiato. Non sto qui a celebrare quello che è stato il nostro glorioso passato, chi ha studiato lo saprà bene ed anche meglio di me, chi non lo conosce invece, chi non conosce il proprio passato, farà parte di quella grande maggioranza di individui che ci hanno portato ad arrivare a questo triste punto nello scorrere inevitabile del tempo e della storia. Chiudo la mia parentesi citando altre brevi e concise parole: “chi ignora il proprio passato non avrà futuro”. Insomma il vostro futuro, o meglio le basi per costruirlo sono state poste dai nostri antenati ma se non le conoscete non costruirete mai il vostro futuro, sarete solo comparse di un tempo non vissuto.
Il genere umano, nel tentativo di rendere semplice il complicato, finisce quasi sempre per complicarlo ancor di più.
Potere sul mondo, comandarlo, soggiogarlo.È questo il verbo delle super potenze.La Guerra Fredda annientò l’Urss eleggendo gli Usa a polizia mondiale, ma gli “Stelleestrisce” non diedero peso alla Cina che nel contempo fomentava il suo Frigidaire in India e Tibet.Ad oggi dunque, abbiamo due super potenze, che in questi 66 anni di “facciata di pace” han tramato nell’ombra il loro progetto di conquista.La Cina ha scelto la strada della “conquista sociale”, insediare anno dopo anno dai 10000 ai 20000 coloni in tutti gli stati occidentali industrializzati entrando nel tessuto economico.Sistema peraltro già vittorioso in Tibet.Gli usa col progetto Haarp possono ormai influire sul clima provocando dove occorre terremoti, uragani o tzunami, sterminare interi Paesi mediante onde elettromagnetiche “intelligenti”.Chi vincerà?Chi morirà vedrà.