Raffaele Caponetto – Società
Chi tocca i fili muore, anche chi tocca la casta.
Chi tocca i fili muore, anche chi tocca la casta.
Ha ragione Beppe Grillo nell’affermare che il Paese va a pezzi. Quotidianamente si verificano suicidi di gente disperata che non ce la fa più. Il governo pensa di avere salvato la faccia spostando il pagamento dell’imu di tre mesi. La montagna ha partorito il topolino. Tutto fumo e niente arrosto. Se non siete capaci di governare il Paese, traetene le conseguenze e andate a casa.
Qualcuno ha detto “punirne uno per educarne cento”, in Italia forse sarebbe necessario punirne cento (mila) per rieducare i singoli.
Una delle peggiori cose è avere la capacità di poter cambiare le cose, e non saperlo o non crederci.
La libertà è l’eterna gioventù della nazione.
Spesso uomini piccoli sono protagonisti di grandi prepotenze.
Squallido sciacallaggio televisivo, la tv induce le masse a scagliarsi contro le tragedie, a dividere le persone tra colpevolisti e innocentisti! Perché tolleriamo ad un cardiopatico l’infarto, ad un alcoliozzato la cirrosi, ad un non vedente compassione,e giudichiamo imperdonabile, improrogabile il comportamento di una donna che ha problemi mentali? Con feroce cinismo sfamiamo la nostra torbida curiosità, aspettando la prova regina. In verità assistiamo con malata passione a questo drammacome un romano seduto in un circo che aspetta la bestia che uccida il gladiatore! Io non giustifico nessuno, ma nessuno può erigersi giudice su misfatti scaturiti dal complesso e imperscrutabile comportamente del cervello! Che Dio ci aiuti ad essere perspicaci, e compassionevoli!