Fabio Privitera – Società
L’ordine morale dovrebbe essere governato dalla coscienza di sé e non dall’ordine prestabilito da una società di dubbia moralità.
L’ordine morale dovrebbe essere governato dalla coscienza di sé e non dall’ordine prestabilito da una società di dubbia moralità.
Poi ti rendi conto che non erano problemi, erano attimi. Gli attimi restano finché li pensiamo come problemi, nel momento in cui cessiamo essi fanno ciò che è nella natura delle cose lasciate a se stesse: scivolano sul tessuto del tempo. Non è certo la regola, ma penso che la regola non sia un vincolo ma solo una porzione di ciò che siamo in grado in quell’attimo di vedere.
A volte c’è più saggezza avvolta in un bacio perugina che nella profondità inviolabile di mille frasi. Quel cuore di nocciola ha il suo perché.
Un mondo di dormienti non può sopportare l’apertura di una fessura dentro la sua oscurità.
Popolo, ricordati che se nella Repubblica la giustizia non regna con impero assoluto, la libertà non è che un vano nome!
Le lauree dovrebbero essere a scadenza con il rinnovo annuale fatto di corsi di aggiornamento e, in futuro, anche con un sistema che riveli la qualità dei corsi seguiti.
Ho appeso il dolore ad un’altra stella. In un così sterminato firmamento di opportunità mi inoltro alla ricerca di una diversa felicità di cui non potrei definire i contorni adesso, né potrò mai descriverne a fondo le emozioni e il sentimento, dopo averla vissuta, e che pure è da qualche parte, non perché credo o so, perché vibra insieme a questa mia parte che si lascia guidare con fiducia verso di lei.