Emilio Rega – Società
Cos’è il popolo se non quello che noi crediamo che sia? Ma è un boomerang, ci si ritorce sempre contro, com’è giusto che sia.
Cos’è il popolo se non quello che noi crediamo che sia? Ma è un boomerang, ci si ritorce sempre contro, com’è giusto che sia.
Chi ha posti di responsabilità in un settore del pubblico che non funziona o che danneggia la comunità non può far finta di non vedere, chiamarsi fuori. Non ci sono solo i morti sul lavoro, ci sono anche i vigliacchi sul lavoro.
Sono due miliardi le persone che soffrono la fame. Il numero potrebbe decrescere ma, come al solito, l’interesse dei ricchi (potenti) prevale sul destino di molti (fragili).
Abbiamo sottovalutato gli stoltie hanno causato disastri.Abbiamo sopravalutato i coltie non glielo hanno impedito.
La società è tanto tirannica come lo Stato, se non di più. Questo perché tra la coercizione statale e la coercizione sociale non vi è che una differenza di grado.
Mi manca il mio ’68, il tempo ci ha cambiati ma non vinti. La mia generazione protestava affrontando il manganello spogliandosi nuda e mostrando le palle. Non avevamo bisogno di passamontagna e catene. Vestiti di fiori abbiamo cambiato il mondo. Purtroppo tutto cambia, noi siamo il passato ed i giovani d’oggi non getterebbero mai in terra i loro capi griffati.
La voce del silenzio omertoso distrugge la dignità dell’uomo.