Gaia Ghidelli – Società
Odio le persone che mi dicono “ti conosco”. Non mi conosco nemmeno io, figuratevi voi.
Odio le persone che mi dicono “ti conosco”. Non mi conosco nemmeno io, figuratevi voi.
Perché la legge punisce un cittadino che uccide per legittima difesa ma non condanna chi permette a persone innocenti di togliersi la vita?
È molto difficile accettare che esistano i delinquenti, ma è impossibile tollerare che ci siano avvocati pronti a difenderli e giudici che li assolvono o li puniscono in maniera insufficiente.
La pietà del capitale di fronte agli squilibri economici non è soccorso ma oculatezza di guadagno.
Le sentenze diventano spesso una opinione. A quella del magistrato che ti ritiene innocente si contrappone quella del magistrato che non accetta e si oppone, sei un nome ed una data su una agenda, sei la palla di una partita, prima o poi in una porta finirai, ma a fine partita sarai sicuramente quello che ha preso più pedate.
Se tutto l’anno fosse un’allegra vacanza, il divertimento sarebbe più noioso del lavoro.
Combattere l’ingordigia e l’avidità del nostro prossimo significa dichiarare guerra all’egoismo della razza umana, significa aggredire ciò che anche Kant definiva come il “male radicale” della società; in questi termini la lotta diventa dunque un dovere etico e la protesta una necessità esistenziale.