Silvio Berlusconi – Società
Non sono malato, anzi sono superman.
Non sono malato, anzi sono superman.
Così come non esiste giusto senza sbagliato, non esiste eroe che a qualcuno non abbia dato fastidio… i cambiamenti non accadono nella quiete, purtroppo per gli uomini.
Già dai tempi di Socrate e anche già da molto prima, la giustizia è sempre stata ingiusta.
Quando parlo del non capire. Il non capire non è una prerogativa degli scemi, non è il privilegio degli idioti il non capire.È l’abbandono. Essere nell’abbandono non significa essere deficienti, significa non essere, smarrire. Non essere più in casa.Maledette le case, le famiglie, le mogli, i padri, i figli, lo stato, l’anima, Tutto quanto. Vogliamo farla finita con questa fine!?Facciamola finita con questa fine, perché la fine e il principio son la medesima cosa. Siamo sempre nell’origine, siamo sempre nel senso di colpa… siamo sempre nella parola, non ne usciremmo mai più. Questa non è prosa,non è nemmeno grazie a Dio quella merda detta poesia. Bisogna fare di se dei capolavori. Io ho trovato da molti anni da molti millenni dentro di me il deserto.E quindi sono in un deserto che parla a un altro deserto e non più, al deserto dell’altro.
I medici non sono al mondo per facilitare la morte ma per conservare a qualunque prezzo la vita.
Nel processo penale il giudice emana la sentenza per come si alza la mattina.
Non capisco la ragione di tanta urgenza in Parlamento per l’approvazione del legittimo sospetto.