Anacardi Lo Scita – Società
Le leggi sono come le ragnatele: abbastanza forti per catturare i deboli, troppo deboli per trattenere i forti.
Le leggi sono come le ragnatele: abbastanza forti per catturare i deboli, troppo deboli per trattenere i forti.
Quello che le società occidentali non hanno ancora realizzato è che il raggiungimento della felicità avviene in due stadi. La prima fase, quella del benessere diffuso è un obiettivo ormai raggiunto. Ma più in là non riusciamo ad andare.
La conoscenza rende liberi sostenne Socrate. Perché la conoscenza può avvicinarci alla verità probabilmente. La pigrizia è un ostacolo alla conoscenza. È vero che i governi ci vogliono pigri e stanchi e non c’è scusante, ma non c’è scusante alcuna verso la nostra volontà di rimanere disinformati.
I sistemi democratici procedono diversamente, perché devono controllare non solo ciò che il popolo fa, ma anche quello che pensa. Lo Stato non è in grado di garantire l’obbedienza con la forza e il pensiero può portare all’azione, perciò la minaccia all’ordine deve essere sradicata alla fonte. È quindi necessario creare una cornice che delimiti un pensiero accettabile, racchiuso entro i princìpi della religione di Stato.
Credo che il mondo sia fatto (ai vertici) da “stronzi” perché, effettivamente, hanno una personalità.
Troppi personaggi, in Italia, completamente privi di formazione politica, si candidano alle elezioni politiche e purtroppo, spesso, vengono eletti. Allora chi ha contribuito a mandare in parlamento questi soggetti, reciti il “mea culpa” se, a causa loro, verranno sommersi fino al collo di spiacevole sostanza organica, più semplicemente detta; beh lasciamo perdere.
In molte religioni, e anche nel folclore dei popoli europei, troviamo la credenza che al momento della morte l’uomo ricordi il suo passato nei più minuti particolari e che non possa morire prima di aver ritrovato e rivissuto la storia di tutta la sua esistenza. Come su uno schermo interiore, il moribondo rivede ancora una volta il passato. Considerata da questo punto di vista, la passione storiografica della cultura moderna sarebbe un segno annunciatore della sua morte imminente. Prima di scomparire, la civiltà occidentale si ricorda per l’ultima volta di tutto il suo passato, dalla protostoria fino alle guerre mondiali. La coscienza storiografica dell’Europa – che alcuni considerano come il suo più alto titolo di gloria – sarebbe in realtà l’istante supremo che precede e annuncia la morte.