Silvio Berlusconi – Società
Venghino venghino a investire in Italia, che non ci sono più i comunisti, ma belle segretarie.
Venghino venghino a investire in Italia, che non ci sono più i comunisti, ma belle segretarie.
La disuguaglianza sociale in una nazione si basa su un triste rapporto; un terzo della popolazione è costituita da furfanti e gli altri due terzi da persone troppo oneste.
Un regno terrestre non può esistere senza l’ineguaglianza tra gli esseri umani. Alcuni devono essere liberi, altri servi, alcuni dominanti, altri sottoposti.
Sono tutti contro tutti; si inseguono e scappano come in un autoscontro. La crisi è depressa, il caos è in panico, l’avidità ha la nausea ma continua a ingozzarsi, il dovere non vuole responsabilità, il dolore non sente l’anestesia a causa della dipendenza da agitazione, le malattie vogliono guarire ma c’è chi continua a voler essere un virus letale. Le lacrime soffrono silenziose dentro al cuore mentre la verità fa il solletico alla vita, con tante buone idee, ma qualcuno continua ad affogarla nelle sabbie mobili dell’egolatria.
C’è chi dice che i moralisti prima o poi finiscono nei bordelli. A me sta bene anche così, ma voglio dei forti sconti e magari anche delle quote nella società.
Chissà perché sono proprio le culture che si definiscono aperte a formare circoli chiusi.
Diranno che sei intelligente: prendilo come un complimento, anche se in realtà non lo è.