Thomas Paine – Società
Il governo, nella migliore ipotesi, non è che un male necessario; nella peggiore, un male intollerabile.
Il governo, nella migliore ipotesi, non è che un male necessario; nella peggiore, un male intollerabile.
Il primo uomo che, avendo recinto un terreno, ebbe l’idea di proclamare questo è mio, e trovò altri così ingenui da credergli, costui è stato il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie, quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i pali o colmando il fosso, avesse gridato ai suoi simili: “Guardatevi dall’ascoltare questo impostore; se dimenticherete che i frutti sono di tutti e che la terra non è di nessuno, sarete perduti!”
Le ragazze americane sono tanto brave a nascondere i loro genitori quanto le signore inglesi a nascondere il loro passato.
Un popolo disperato non accetta il confronto, non scende in piazza a cantare, non discute per migliorare, un popolo disperato ha bisogno di rivoluzione.
Gli ignoranti vanno usati con cautela e agli analfabeti dev’essere proibito il compito della propaganda.
Combattevamo Mussolini come corruttore, prima che come come tiranno; il fascismo come tutela paterna prima che come dittatura; non insistevamo sui lamenti per mancanza della libertà e per la violenza, ma rivolgemmo la nostra polemica contro gli italiani che non resistevano, che si lasciavano addomesticare.
I medici non sono al mondo per facilitare la morte ma per conservare a qualunque prezzo la vita.