Leo Buscaglia – Società
Si diventa ciò che si crede di essere.
Si diventa ciò che si crede di essere.
Diranno che sei intelligente: prendilo come un complimento, anche se in realtà non lo è.
Quando i razzisti avranno finito le persone da odiare perché considerati “diversi” da loro, inizieranno ad odiarsi a vicenda.
È più che evidente che, per interessi personali o con secondo fine, non a tutti interessa un’Italia più giusta e attenta ai diritti umani, civili e sociali senza distinzione di qualsiasi genere e in modo equo ed eguale per tutti. Ma, senz’altro, a Lei interessa sì un cambiamento radicale in tutti gli aspetti, dato che è stata sempre vittima e non artefice o complice di questo sistema corrotto, malato e decadente che, come un cancro, La rende ogni giorno più debole, povera e indifesa rispetto a quasi tutte le altre nazioni europee.
Si dice che l’abito non fa il monaco, ma quanti vedono l’abito e quanti il monaco? Viviamo in una società di apparenze in cui si esalta il corpo e non l’anima, l’involucro e non il suo contenuto, l’ombra e non la luce.
I cittadini, oggi, chiedono leggi sempre più severe per sottrarsi alle angherie del prossimo; ma non sanno che cosi cadranno sotto le fauci dei rappresentanti della Legge.
È vero che in alto non tutti sono uguali, quindi il problema non è se sparare o no ma a chi mirare.