Francesco Iannì – Sogno
A volte, il sogno si fa portavoce di verità che, da svegli, si tende a negare anche a sé stessi.
A volte, il sogno si fa portavoce di verità che, da svegli, si tende a negare anche a sé stessi.
i sogni appartengono ai grandi e ai piccoli. Sono di tutti anche se sono irraggiungibili come le stelle, ma è bello sapere che sono lassù quando alzi gli occhi “sono la porta d’ingresso dei desideri e solo attraverso questi si può conoscere l’infinito. Nell’estremo limite del mondo dove il cielo si confonde con la terra c’è l’albero dei sogni. Ogni foglia è un sogno, che nasce dal ramo della vita, cresce, si stacca con il vento d’autunno, scivola leggera a terra, si ricompone ad essa, ritorna a farne parte. Ogni sogno perduto parte di noi, della nostra storia, una luce che guardando indietro riesci ancora a vedere, una stella che ha guidato il tuo cammino. L’importante e non fermarsi mai ci saranno altre stelle ed altri sogni, ma il sentiero si farà più sicuro, la terra più solida, le nebbie del sogno acquisteranno consistenza e verità e quando arriverai infine all’albero saprai che valeva la pena anchesolo di sognare.
Il sogno ad occhi aperti non é un vuoto mentale. É piuttosto il dono di un’ora che conosce la pienezza dell’anima.
Tutti i sogni al risveglio sono come bolle di sapone che svaniscono nell’aria.
Conoscerti è stato bello. Conoscerti meglio, un po’ meno.
Facile a dirsi, difficile a farsi. Lo so. Ma la vera trasgressione, qualunque essa sia, non dovrebbe dare alcun senso di vergogna a chi la compie. Una persona trasgredisce, in un certo senso, proprio per abbattere metaforicamente certe barriere, per andare oltre. Se si conserva il senso di vergogna, che trasgressione è?
Il sogno è la pazzia della mente.