Julietta Moranduzzo – Sogno
Fu l’ultimo raggio di sole, poi il giorno si spense scivolando nella notte. Scivolarono anche i pensieri, nei caldi bagliori di una luna, che curiosa occhieggiava dalle finestre dei sogni.
Fu l’ultimo raggio di sole, poi il giorno si spense scivolando nella notte. Scivolarono anche i pensieri, nei caldi bagliori di una luna, che curiosa occhieggiava dalle finestre dei sogni.
Non puoi imprigionare i sogni nella notte, ma dolce è il risveglio quando, prima di fuggire, sentirai che avranno accarezzato il tuo spirito.
Cosa resta di un giorno ormai finito? Quello che ci rimane dentro.Cosa ci aspetta nel silenzio della notte? Il desiderio che i sogni siano più belli della realtà.
La libertà ci consente di sognare e i sogni sono il sangue della nostra vita.
Sfumano, nel chiarore mattutino, colori dello sfarzo etereo di un sogno.
Il sogno più grande è amarti nella realtà.
Datemi una preghiera, datemi un ricordo, datemi lo skype dell’ufficio dei sogni. L’occhio già mi pesa, e di loro ancor non vedo i segni dell’arrivo.