Daniele De Patre – Sogno
Quando smetteremo di sognare troppo e torneremo coi piedi a terra, allora sì che potremo ricominciare a sognare.
Quando smetteremo di sognare troppo e torneremo coi piedi a terra, allora sì che potremo ricominciare a sognare.
I sogni sono immagini dal viaggio che ogni notte, nel sonno, facciamo dentro noi stessi.
Non fermare il battito del tuo cuore, continua ad emozionarti, non piangere, ogni lacrima persa è un po’ di te stesso che se ne va, non avere paura di restare solo ed impaurito seduto al confine della pazzia, stringi forte i tuoi sogni e proteggili, donati il più bel raggio di sole ogni giorno, tieni sempre accesa quella luce nei tuoi occhi, quella luce è speranza, è amore, è puro spirito, è vento, è la più bella stella di qualsiasi notte.
Il sogno è ciò che ci differenzia dagli animali, perché ci mette in condizione di operare una magia: creare ciò che prima non c’era, e se si realizzerà, sarà solo perché l’abbiamo pensato noi.
Da piccole avevamo grandi sogni, ora che siamo cresciute ci dobbiamo accontentare di vivere anche i sogni piccoli.
Mi capita spesso di sognare, poi mi addormento e nulla più.
I nostri sogni, spesso, seguono i preordinati sentieri culturali di ognuno. È anche pur vero, però, che talvolta svicolano, rincorrendo anche certe recondite quanto anarchiche strade sconnesse, insensate e “impossibili”. Così, il sogno, non tenendo conto dei nostri giudizi morali, va a pescare direttamente nel profondo dei nostri istinti, tra i più bassi e repressi.