Barbara Brussa – Sogno
Quando si arriva a toccare un sogno, poi non ci si libera più di quella polvere che rimane fra le pieghe delle mani. Quella polvere d’oro, che una volta ha fatto volare ali, che nemmeno sospettavi di possedere.
Quando si arriva a toccare un sogno, poi non ci si libera più di quella polvere che rimane fra le pieghe delle mani. Quella polvere d’oro, che una volta ha fatto volare ali, che nemmeno sospettavi di possedere.
Puoi anche dimenticarti dei tuoi sogni, ma loro non si dimenticano di te. Ed alcuni di loro si realizzano quando ormai non ci pensavi più.
Che fatica essere architetto di sogni. Tutta la notte a lavorare. Ti svegli che sei a pezzi.
Quanti sogni svaniti per un soffio, quanti amori nati e mai sbocciati, quanti “se” mai diventati affermazione. Quante vite trascorse e mai vissute, quanti occhi che si limitano a vedere, senza mai soffermarsi a guardare.
I sogni non sono altro che desideri, paure e sensazioni che non riescono a dormire.
Dopo aver ucciso qualcuno con il tuo silenzio, abbi almeno il garbo di continuare a tacere. Non si deve tornare in vergognoso ritardo, a lanciare vaghe scusanti sui cristalli di un’anima, se non si è stati capaci di andarsene lasciando una parola o un evidente motivo a colmare i perché.
Ogni alba segna il confine tra i tuoi sogni e ciò che farai per realizzarli.