Chiara Micellone – Sogno
Continuerò a sognare e a crederci, anche correndo il rischio di mostrarmi ridicola agli altri.
Continuerò a sognare e a crederci, anche correndo il rischio di mostrarmi ridicola agli altri.
In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l’aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste: “Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia”.
I sogni sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là.
Solo con il tempo si comprende che non siamo speciali, siamo semplicemente unici. Siamo noi, con le nostre idee e le nostre caratteristiche, non c’è da stupirsi se qualcuno non ci capisce. Anzi, dovrebbe stupire il contrario, perché alla fine dei conti mai nessuno ci saprà leggere dentro in modo perfetto. Il rifiuto? Può succedere. Il fraintendimento? C’è da aspettarselo. L’amore? Chissà cos’è poi a questo punto.
Quando non hai più nulla da offrire a te stesso, dona agli altri, e tornerai a volerti bene.
Ogni cosa parla di bellezza ma le sue parole sono scritte solo sulla invisibile pagina del sogno. Ognuno può leggere ciò che essa contiene, basterà solo credere che esista.
Non voglio dormire questa notte. Voglio scrivere, sognare, vivere.