Antonio Curnetta – Sogno
Se non hai nessuno con cui dormire, dovresti avere almeno qualcuno che ti fa sognare.
Se non hai nessuno con cui dormire, dovresti avere almeno qualcuno che ti fa sognare.
I sogni che vivi ti fanno vivere quelli che sogni non hanno realtà.
È l’alba. I sogni svaniscono e lasciano spazio a uno sterminato e indistinto grigio. È il momento del nulla. Le distanze tornano ad allungarsi, le reciproche contaminazioni sono ostacolate dalla coscienza trascinata in dote dall’approssimarsi del nuovo giorno.
Alla fine capirai che anche le brutte esperienze servono. Quelle che ricordi ti renderanno forte, quelle che dimentichi ti renderanno felice.
Forse è sbagliato, forse invece no, forse lo “sbagliato” è solo un’etichetta moralistica che mette la società quando trova illecito un sogno, un modo di essere e di vivere. Un sogno per quanto sia sbagliato, per quanto possa essere contorto ha il diritto di sognare. Perché il vero “reato” lo si commette “non sognando”.
Quali sogni ho sognato? Ero un uomo che sognava di essere un Dio, ero un Dio che sognava di essere un uomo. Ho conosciuto la passione, ho conosciuto la separazione, ho conosciuto le stelle, ho conosciuto il fallimento, ho conosciuto il dolore, ho conosciuto la guerra, e ho conosciuto la fine di tutte le cose. Ma vado avanti, anche se ho la morte nel cuore e senza lei non sono più niente e nulla ha più senso.
Sognare, è la droga della mente, e l’ozio del cuore.