Milly Galati – Sogno
Preferisco sentirmi dire che vivo nel mondo delle favole, piuttosto che rinunciare a sognare.
Preferisco sentirmi dire che vivo nel mondo delle favole, piuttosto che rinunciare a sognare.
Eppure vi era un tempo in cui mai avrei immaginato di farcela senza di lui, invece ora mi sento davvero alla grande sono giorni ormai che riesco ad addormentarmi e svegliarmi magicamente senza pensarlo, non avverto più quella pesantezza sul cuore quando ci si rende conto di aver perso qualcuno. Ora una cosa mi è certa che di me, per lui, non c’è rimasto piu nulla.
Era questo mondo infame che ci dava la spinta per continuare. La perfezione non poteva migliorare e quindi decidemmo di proseguire, senza meta da inseguire, senza sapere dove andare, ma con un sogno fisso nella mente e nel cuore da rendere reale.
Perché di rinunciare ai sogni non mi va. Perché ogni minuto che vivo lo vivo per me e per le persone che amo. Perché ho smesso di sentirmi complice della stupidità e della paura, ma ho imparato ad essere complice di me stessa e di ciò che desidero. Non c’è limite per chi ha le ali aperte, non c’è paura per chi le cose le vuole veramente e se la delusione è dietro l’angolo ben venga; ad insegnarmi ancora… ancora e ancora come ci si rialza da essa!
A volte, il sogno si fa portavoce di verità che, da svegli, si tende a negare anche a sé stessi.
Non esistono sogni irrealizzabili. Esiste solo la paura di non raggiungere la meta.
Vorrei poter mettere i miei sogni dentro una valigia, caricarla in spalle e partire. La mia curiosità è scoprire alla fine del mio viaggio quanti di quei sogni non saranno più dentro quella valigia ma fuori da essa, concreti e al mio fianco? Quanti di essi invece si saranno dispersi e infranti nel cammino?
Eppure vi era un tempo in cui mai avrei immaginato di farcela senza di lui, invece ora mi sento davvero alla grande sono giorni ormai che riesco ad addormentarmi e svegliarmi magicamente senza pensarlo, non avverto più quella pesantezza sul cuore quando ci si rende conto di aver perso qualcuno. Ora una cosa mi è certa che di me, per lui, non c’è rimasto piu nulla.
Era questo mondo infame che ci dava la spinta per continuare. La perfezione non poteva migliorare e quindi decidemmo di proseguire, senza meta da inseguire, senza sapere dove andare, ma con un sogno fisso nella mente e nel cuore da rendere reale.
Perché di rinunciare ai sogni non mi va. Perché ogni minuto che vivo lo vivo per me e per le persone che amo. Perché ho smesso di sentirmi complice della stupidità e della paura, ma ho imparato ad essere complice di me stessa e di ciò che desidero. Non c’è limite per chi ha le ali aperte, non c’è paura per chi le cose le vuole veramente e se la delusione è dietro l’angolo ben venga; ad insegnarmi ancora… ancora e ancora come ci si rialza da essa!
A volte, il sogno si fa portavoce di verità che, da svegli, si tende a negare anche a sé stessi.
Non esistono sogni irrealizzabili. Esiste solo la paura di non raggiungere la meta.
Vorrei poter mettere i miei sogni dentro una valigia, caricarla in spalle e partire. La mia curiosità è scoprire alla fine del mio viaggio quanti di quei sogni non saranno più dentro quella valigia ma fuori da essa, concreti e al mio fianco? Quanti di essi invece si saranno dispersi e infranti nel cammino?
Eppure vi era un tempo in cui mai avrei immaginato di farcela senza di lui, invece ora mi sento davvero alla grande sono giorni ormai che riesco ad addormentarmi e svegliarmi magicamente senza pensarlo, non avverto più quella pesantezza sul cuore quando ci si rende conto di aver perso qualcuno. Ora una cosa mi è certa che di me, per lui, non c’è rimasto piu nulla.
Era questo mondo infame che ci dava la spinta per continuare. La perfezione non poteva migliorare e quindi decidemmo di proseguire, senza meta da inseguire, senza sapere dove andare, ma con un sogno fisso nella mente e nel cuore da rendere reale.
Perché di rinunciare ai sogni non mi va. Perché ogni minuto che vivo lo vivo per me e per le persone che amo. Perché ho smesso di sentirmi complice della stupidità e della paura, ma ho imparato ad essere complice di me stessa e di ciò che desidero. Non c’è limite per chi ha le ali aperte, non c’è paura per chi le cose le vuole veramente e se la delusione è dietro l’angolo ben venga; ad insegnarmi ancora… ancora e ancora come ci si rialza da essa!
A volte, il sogno si fa portavoce di verità che, da svegli, si tende a negare anche a sé stessi.
Non esistono sogni irrealizzabili. Esiste solo la paura di non raggiungere la meta.
Vorrei poter mettere i miei sogni dentro una valigia, caricarla in spalle e partire. La mia curiosità è scoprire alla fine del mio viaggio quanti di quei sogni non saranno più dentro quella valigia ma fuori da essa, concreti e al mio fianco? Quanti di essi invece si saranno dispersi e infranti nel cammino?