Mariana Nechita – Sogno
Se chiudo gli occhi la lanterna muore, me ne starò allora tra le corde di un’altalena come un bambino a sognare.
Se chiudo gli occhi la lanterna muore, me ne starò allora tra le corde di un’altalena come un bambino a sognare.
Se veramente esistesse un modo di realizzare i sogni e i desideri, questi non esisterebbero più, esisterebbe solo la realtà.
Sui tetti di La Spezia si erano affollaticome colombe a frotte la gentedel paese. Aspettavano attenti che il cieloall’improvviso lasciasse trasparire, dal velodelle nuvole, gli angeli in paradiso.Sull’alto campanile Marco e Yeratel raccoglievanoin fretta i lunghi fili d’oro di una nuvola gaia.Sembrava un aquilone, viaggiava con il vento e mille palloncinifacevano da coda. Ma un angelo ribelle, un CavaleraNero trafisse da parte a parte i palloncini in volo…flop! Flop! Flop! Flop!
Tutto fu perfetto finché non fu reale.
E se anche fare due volte lo stesso sogno è impossibile, io mi ricorderò del nostro. Per sempre.
Invece di sognare ad occhi aperti fatti mettere due dita negli occhi cosicché tu possa tornare alla realtà, seppur con dolore. La vita è breve, ricordalo; e passarla a sognare vuol dire gettarla al vento.
Devi avere bei sogni per superare certe orrende realtà.