Stephenie Meyer – Sogno
La guardai negli occhi, spalancati sotto la folta cornice di ciglia, e desiderai poter dormire.Non per l’oblio, come avevo già fatto prima, non per sfuggire alla monotonia, ma perché volevo sognare.
La guardai negli occhi, spalancati sotto la folta cornice di ciglia, e desiderai poter dormire.Non per l’oblio, come avevo già fatto prima, non per sfuggire alla monotonia, ma perché volevo sognare.
Fino a quando non ci mancherà il pane, il vino e la poesia, non moriremo di fame, sete o delusioni, perché avremo ancora la capacità di sognare.
Sognare e come mettere benzina nella macchina, una vita senza sogni non può andare avanti!
E solo quando non abbiamo più sogni da raccontare che possiamo definirci morti.
Nonostante i mille cerotti nel cuore, e i lividi indelebili nell’anima non smetterò mai di credere nei miei sogni come non smetterò di cercare il buono nelle persone. Perché io ci spero ancora, spero sempre e comunque di trovare quella persona che renda la mia vita bella da morire, quella persona che aspetti impazientemente la mia telefonata, che si illumini vedendomi arrivare. Quella persona che con un gesto renda la peggiore delle giornate una giornata meravigliosa.
Quand si fece ancora più vicino e posò le labbra ghiacciate sulle mie, la testa mi girava già… La sua bocca, fredda, morbida e delicata, indugiò sulla mia, finché non lo strinsi forte e mi gettai nel bacio con un eccesso di entusiasmo. Lo sentii sorridere, mentre si allontanava e scioglieva l’abbraccio.
Non si è morti finché si sogna e finito un sogno ce n’è un altro pronto e un altro ancora e così via per l’eternità.