Ada Roggio – Sogno
Notte, vado tra le bianche lenzuola a cercare sogni che mi portano la quiete.
Notte, vado tra le bianche lenzuola a cercare sogni che mi portano la quiete.
Le distanze tra i pianeti si chiamano sogni.
I sogni, come gli incubi, sono destinati a divenir leggiadra polvere al tenero e caldo sorgere del sole.
Arriva un momento nella vita in cui non rimane altro da fare che percorrere la propria strada fino in fondo.Quello è il momento d’inseguire i propri sogni, quello è il momento di prendere il largo, forti delle proprie convinzioni.
E sono qui, a contare le stelle…Una, due, tre… sono migliaia…e loro, mie migliori amiche, mi invitano a danzare fra i ricordi,loro che mi aiutano nelle notti insonni quando tutto dentro di me è bianco…Già, bianco come il nulla, bianco come la solitudine, bianco come la malinconia…Loro, maestre di vita che sanno tutto e non svelano niente,loro che ascoltano, non parlano, ma consigliano inconsciamente…Si, consigliano in silenzio come una mamma che aiuta il suo bimbo…danno il bacio in fronte e brillano asciugando con quel bacio tutte le lacrime versate…Tutto questo è un sogno. Magari stupido, magari no… un sogno come tanti…Ma allora a che serve sognare?
Non togliermi i sogni perché mi rendono libera senza sogni io non esisto.
Se fosse possibile spiare i sogni, in molti ci toglierebbero anche il sonno e la notte.