Sergio Bambarén – Sogno
Alcune cose saranno sempre più forti del tempo e della distanza, più profonde del linguaggio e delle abitudini: seguire i propri sogni e imparare a essere se stessi, condividendo con gli altri la magia di quella scoperta…
Alcune cose saranno sempre più forti del tempo e della distanza, più profonde del linguaggio e delle abitudini: seguire i propri sogni e imparare a essere se stessi, condividendo con gli altri la magia di quella scoperta…
Toccare un sogno lascia segni così profondi, che nemmeno la più ostile delle realtà potrà mai cancellare. Senza limiti, mi concedo a quella dolcissima tortura che è il ricordo di te; mi perdo ancora, in quello sguardo che aveva tutto lo splendore dei cieli più belli. E mi ritrovo, più forte che mai.
Solo quando i sogni vanno persi come lacrime nella pioggia è arrivato il momento di morire.
Polvere di pioggia ad annaffiare le radici di un arcobaleno dimenticato; le nuvole distratte ospitano un raggio di sole timido ma ancora sorridente. Su quella curva dalle mille tinte, scivolano giù cascate di parole, formando uno stagno indaco, ai piedi di una valle senza tempo.
Se tu fossi un sognatore, ti accorgeresti che un sogno è realizzabile solo quando è fortemente ancorato ai nostri desideri, ma tu vivi di realtà e sei sceso dalle nuvole dove io invece rimango. E da quassù ti guardo. Vivi sognando e lasciati andare.
Ascolto i miei sogni e la mia anima gioisce.
Come le foglie noi non impariamo mai a volare sebbene l’ultima caduta l’ultima sembri una danza facile per chi giunge a morte percependo l’aria con gli occhi che rendono la disfatta nobile al pari di chi raggiunge un sogno.