Klara Erzsebet Bujtor – Solidarietà
Insieme si può cambiare il mondo, il male trasformare in bene, le lacrime in sorrisi, i sogni in realtà, l’insieme è il nostro mare il nostro sole, aria e terra, solo con l’insieme c’è vita!
Insieme si può cambiare il mondo, il male trasformare in bene, le lacrime in sorrisi, i sogni in realtà, l’insieme è il nostro mare il nostro sole, aria e terra, solo con l’insieme c’è vita!
DareUna piccola parola,”riguardatevi”! …Mi ha commossa, mi fa dire.”Che bello essere amata”!Sono fortunata, lascio sempre”una scia di affetto e simpatia”:Perché amo la gente, regalo umanità.E questo mi dà felicità!…La vita per me è solo un “Dare”! …e questo mi rende felice, “solare”…c’è la fede nel mio cuorevivo perché amo il “mio Signore”…Farei della mia vita una missionesenza protestare e, senza condizione.Ma, oggi son vecchiettanon so quello che mi aspetta:l’amore della gentelo porterò con me eternamente:Un giorno me ne andrò con la mia solarità, forse anche lassù qualcuno mi aspetterà.Per chi vuole il Paradisodeve avere per tutti un sorrisoregalare tanta solarità…Senza elemosinare carità.
Sento i passi pesanti in un corridoio di un uomo, una donna, una famiglia, una comunità si domandano come mai possono aiutarlo. Come mai non c’e’un rimedio a questa sofferenza? Ci sara’pure qualcuno con lo sguardo a questo mondo di smarrimento di disperazione di paura che si farà avanti e sentirà d’istinto di aiutare un essere come lui che gli chiede aiuto. Tanti malati ne hanno bisogno con tutto il denaro possibile non si può comprare. Io stamattina mi sono alzata e ho detto a me stessa, dono il mio sangue che mi costa porto la vita a chi la sta perdendo. Un giorno racconterò che non non ho pensato solo al mio di futuro ma anche a quello di chi non conosco.
La stoltezza vola basso con le ali della libertà, la saggezza nel limpido cielo con il vento a favore.
Vorrei dire una cosa sulle persone con handicap: non parlate a loro come se non ci capissero, hanno un cervello migliore del nostro e sono molto intelligenti. Dobbiamo trattarli nello stesso modo in cui trattiamo una persona senza handicap fisici, possono non avere le gambe, possono essere autistici, down, ma hanno un qualcosa in cui noi siamo carenti, l’umanità e la dolcezza d’animo e le istituzioni devono sostenerli in tutto, anche aiutando le famiglie economicamente.
Io adoro la solitudine, quando posso stare sola trovo me stessa e faccio conoscenza.
Sono convinto che le esperienze, i pensieri, le riflessioni, le gioie e i dolori, come la cultura, l’arte, la musica, le immagini, gli scritti, devono essere condivisi. Nessuno uomo o gruppo di persone dovrebbe avere: diritti d’esclusiva o d’appartenenza, per il bene del singolo e l’arricchimento e la crescita della collettività.