Michele Gentile – Speranza
Il poeta vive di tanta solitudine e un po’ di speranza.
Il poeta vive di tanta solitudine e un po’ di speranza.
Quando mi guardi di me ho solo un vago ricordo.
Esiste un punto intoccabile in ogni speranza, un’ombra silenziosa che cresce ad ogni alba, una parola persa che aspetta una nuova chiamata e tuttavia non sei solo. Gli occhi freddissimi di vetro ti guardano intenso; si trasformano rapidamente. Sono impulsi alternativi di ghiaccio che risvegliano; e tuttavia non sei solo.
Un sogno nel cuore, ma non si può realizzare. Forse è troppo grande per me, oppure sono le ingiustizie della vita, che non permettono di realizzarlo. Nel mio povero cuore la speranza non muore!
E sono una fiamma che trema, nel vento che tace. Una luna che porge la sua mano a chi s’inchina poco prima di conoscere il sole.
Poiché tutto ha un inizio ed una fine così anche le tenebre svaniranno: perché anche la notte più buia porta con se la speranza di una nuova alba. E così il tempo ci regalerà nuovi giorni pieni di speranza e amore, dove il sorriso prenderà il posto della tristezza e le nostre mani accarezzeranno finalmente quel futuro che tanto abbiamo desiderato. La vita ci risarcirà del dolore subito perché la serenità e la gioia sostituiranno le lacrime nei nostri sguardi mentre i desideri prenderanno forma nella realtà perché avremo modo di costruire il nostro futuro, mattone dopo mattone.
Perché bisogna corteggiarla la vita, sorprenderla, farla sorridere. E quando prova a negarsi, a nascondersi è necessario inventarsi qualcosa di speciale per farla sentire unica.