Valeria Violetta Camboni – Speranza
Non vivo di sogni, né di speranza io vivo per provare a stare bene. Amo i gesti semplici, amo chi promette e poi mantiene e amo quelle piccole emozioni che mi suscitano le persone pulite.
Non vivo di sogni, né di speranza io vivo per provare a stare bene. Amo i gesti semplici, amo chi promette e poi mantiene e amo quelle piccole emozioni che mi suscitano le persone pulite.
Ti dicono di non mollare e te non molli anche perché non fa per te ma intanto intorno vedi solo menefreghismo e opportunismo e tu ti senti sempre più sola e impari che la vera forza è vivere per te senza aspettarsi troppo dagli altri, perché solo chi ci passa capisce!
Cresciamo nella speranza di un futuro migliore, ma non capiamo che quel futuro siamo noi.
La speranza: si sveglia con il sole, barcolla durante il giorno, muore al tramonto e risorge con l’aurora.
L sole si è alzato, e la speranza si è svegliata con lui, un altro giorno ha inizio, si cammina, ad aspettarci l’ignoto!
Anche se inattivi, da soli non si spreca tempo. Lo si sperpera quasi sempre quando si è in compagnia. Nessun colloquio con se stessi può essere del tutto sterile: qualcosa ne vien fuori per forza, non fosse altro che la “speranza” di ritrovarsi, un giorno.
Ne faccio di errori in continuazione, con me stessa, con gli altri ma soprattutto non imparo mai che bisognerebbe farsi scivolare tutto addosso soprattutto le chiacchiere, quelle di chi sa solo giudicare! Dovrei imparare a non lasciar intaccare quel briciolo di serenità che cerco di costruirmi ogni giorno!