Marco Marsullo – Sport
Non esistono partite amichevoli, solo partite da vincere. Il fair play è un’invenzione dei Testimoni di Geova.
Non esistono partite amichevoli, solo partite da vincere. Il fair play è un’invenzione dei Testimoni di Geova.
Io penso che per segnare bisogna tirare in porta.
Bisogna fare sacrifici per diventare un calciatore, ma bisogna farli anche quando lo si è.
Siamo “bianco neri”. Siamo bianchi come la luce e neri come il buio in cui vi abbiamo per l’ennesima volta lasciato. Un campo spesso contestato, un nome spesso storpiato: da Juventini a “rubentini”. Ma in realtà nessuno è santo. Siamo a 33 e in questo bellissimo caso, amici miei, comunque giri quel numero, sempre 33 sono! Chiamateci come volete, disprezzateci. Mentre voi parlate, divorati dalla rabbia, sperando in un affondo noi trionfiamo per la 33esima volta alla faccia vostra. Ne esistono di colori, ma qualsiasi altro colore che non sia “bianco nero” è bello da ammirare solo nell’arcobaleno, nelle emozioni e nelle sfumature di un tramonto. Ma su un campo di calcio, sempre e solo “bianco nero” sia.
Chiedo perdono al calcio, ai tifosi, alla squadra… Dopo la partita (persa contro la Francia in finale contro l’Italia), sono entrato nello spogliatoio e disse: “Perdonatemi. Questo non cambia nulla. Ma chiedo scusa a tutti”. Ma a lui non posso. Mai, mai… Sarebbe come disonorarmi… Preferisco morire!
Un giorno racconterò di te ai miei figli, con le stesse lacrime che avevi oggi agli occhi, quando dinanzi a 4000 tifosi hai segnato il tuo ultimo goal in quello stadio con la maglia della juventus, quando sei uscito e il mondo per 15 minuti si è fermato per inginocchiarsi dinanzi a te. Grazie Alex per tutte le emozioni che mi hai dato, per le vittorie, per i pianti, per le tue sofferenze che diventavano anche mie, grazie di tutto, sei la storia, sei il calcio.
Non pensare al dolore, non pensare a niente di simile, pensa a rimanere li, davanti, e non indietreggiare, usa la tua paura e sfruttala al meglio, usa il cuore, sì padrone di te stesso.