Sabrina Ducci – Stati d’Animo
Proprio come succede con i temporali estivi anche la vita ti presenta qualche colpo di scena, che improvviso e con grande scompiglio, spezza certe consuetudini che rischiavano di soffocarti.
Proprio come succede con i temporali estivi anche la vita ti presenta qualche colpo di scena, che improvviso e con grande scompiglio, spezza certe consuetudini che rischiavano di soffocarti.
Il rispetto è la base dell’amore ed essa è l’inizio della passione.
Tristezza è essere innamorati e poterle dire solo “ti voglio bene”, felicità è sentire sempre un braccio che ti avvolge, malinconia è sapere del cambiamento di una persona senza volerlo accettare, ipocrisia è il “nulla” nelle sembianze di un essere umano, amore è vivere e avere freddo anche a ferragosto, rancore è un lavoro straordinario (non remunerato) per il cervello.
Correre, distrattamente fingere, poi ancora scappare, e fuggire la musica, e cancellare il vento. Correre, da soli correre e afferrare molecole d’aria, e scappare controvento per non ricordare, per non cancellare, per rimuovere per pochi istanti dalla mente. Solo pochi istanti, per poi tornare a fuggire, tornare a cantare, a guardare, a sorridere, a piangere, per poi strapparlo con le dita, quell’attimo di ossigeno, che si chiama speranza.
Quando la malinconia ci stravolge l’anima, quandi ci sembra che nulla abbia più un senso, a chi possiamo rivolgerci? A che cosa possiamo aggrapparci per non venire travolti dallo sconforto? A Dio.
Potevo essere qualcuno, volevo essere soltanto uno e invece sono morto che non ero nessuno.
Quando è sera cerco quel silenzio dolce che mi accarezza il cuore nei giorni di luna storta.