Carla Compierchio – Stati d’Animo
Non nasconderò più le mie fragilità, non “fingerò” più. Perché sono loro che rendono unica la mia umanità.
Non nasconderò più le mie fragilità, non “fingerò” più. Perché sono loro che rendono unica la mia umanità.
Se avessi le ali volerei nella vastità dei cieli, attraverserei le nuvole per ammirare il sole più da vicino, andrei oltre il mare per vedere nuove terre, nuovi tramonti. Vorrei assaporare l’infrangersi del vento contro di me e respirare il profumo della vera vita piroettando leggiadro nel nulla e nel tutto!
Lasciamo liberi i nostri pensieri, non teniamoli in gabbia: hanno bisogno di volare.
L’estate è la stagione più breve e più intensa dell’anno, quella delle grandi avventure o dei grandi amori, della libertà e degli eccessi, quella dei cambiamenti e delle rivoluzioni. Ognuno di noi vive almeno un’estate indimenticabile, un’estate che gli cambia la vita.
Lo stomaco in subbuglio, la testa che scoppia e le lacrime che rigano il viso, o la voglia di spaccar tutto. Quell’odore nauseante che solo l’amara delusione conosce.
Inizia un nuovo giorno tra domande ed incognite. L’unica cosa certa è nascondere i tuoi tormenti dentro una maschera d’indifferenza. Guardami. Sorrido. E mentre il mondo inizia a camminare, io vivo nel vuoto.
Di alzarmi direi che mi sono alzata, è di svegliarmi che non mi riesce proprio.