Alessandro Ammendola – Stati d’Animo
Per scrivere dell’amore, devi essere innamorata o con il cuore spezzato e non so quale delle due è peggio.
Per scrivere dell’amore, devi essere innamorata o con il cuore spezzato e non so quale delle due è peggio.
La cosa peggiore da sentire dopo un “ti amo” o un “ti voglio bene”, è: grazie!
Non penso di aver capito se ti devo cercare al di là della mia mente o dentro me stessa. Se chiudo gli occhi ci sei. Se ti cerco con lo sguardo non ti vedo. Io non ho capito da che parte devo guardare.
Non sono un pessimista. Accorgersi del male dove esiste, a mio parere, è una forma di ottimismo.
Alle volte abbiamo bisogno solo di una scusa per sbagliare.
Fogli sbiaditi dal tempo, trattengono ricordi dimenticati dalla mente, all’improvviso li ritrovi in un cassetto chiuso a chiave. Rileggendoli il tuo cuore inizia a tremare, in quelle lettere dal sapore di un’antico amore riscopri i sogni di una giovane donna. Le immagini di quei corpi appassionati tornano nitide e prepotenti e ti chiedi dove hai smarrito quella voglia di lasciarti andare, dove hai lasciato le fantasie che ti facevano sentire padrona del mondo. Allora guardi al passato con gli occhi della donna d’oggi e vedi la strada che hai percorso: infinite salite, dove i sogni si sono frantumati. Guardi quella giovane donna e vedi te, specchio di ciò che eri e ciò che ora sei.
La vera Felicità è impossibile senza la Solitudine. Probabilmente l’angelo caduto tradì Dio perché desiderava la Solitudine, che gli angeli non conoscono.