Bernardo Panzeca – Stati d’Animo
Il cuore e la lucciola sono simili. Entrambi escono la notte.
Il cuore e la lucciola sono simili. Entrambi escono la notte.
Ho desiderato ogni carezza, ogni fremito, palpito, amplesso, che mai verrà consumato su di te.
Son pochi i ricordi che porterò con me nel mio cammino. Il coraggio, delle mie azioni, e il coraggio delle mie non azioni, la calma è la virtù assai più grande dell’impeto. Le persone che ho perse, e che ho ancora, con le prime ho avuto saggezza, con le altre amore e furbizia. Nella fede, che nelle rare notti buie mi ha dato luce, nell’amore, quello che ho fatto, non aveva secondi fini, distinguendomi non per aver usato, l’intelletto ma il cuore. Poche cose per questa salita lunga aspettando la discesa e cercando la gioia.
A volte non ci resta che sperare e altre volte non ci resta che lasciare andare.
Non essere una comune penna tra le mani di chi non sa scrivere poesie, sii una matita che si consuma quando disegnano i fiori, il mare, il cielo e devono temperarti per continuare a riempire i fogli di vita, devono fermarsi a guardarti se hai ancora anima dentro il tuo ruvido guscio.
Non sono un guru o un leader di nessun tipo. Non sono il genere di uomo che cerca una soluzione in Dio o nella politica. Se qualcun altro vuole farsi avanti e fare il lavoro sporco e creare un mondo migliore per tutti noi ed è in grado di farlo, ben venga.
Se hai provato amore, odio, rabbia e dolore hai provato un sentimento. Ma quando arrivi a provare schifo o indifferenza li sei vincente e finalmente libero.