Gigliola Perin – Stati d’Animo
Sdraiata nel mio letto, guardo fuori l’inverno che passa, mi sento una barca alla deriva nel mare della vita.
Sdraiata nel mio letto, guardo fuori l’inverno che passa, mi sento una barca alla deriva nel mare della vita.
Spesso le armature più dure nascondono i cavalieri più nobili.
Le delusioni sono come una brutta ferita… per quanto si possa dimenticare, rimarrà sempre la cicatrice a ricordarti quanto hai sofferto.
A che serve il cuore se non si riesce più ad amare.
Che cos’è un’illusione se non un’ubriachezza di sogni, una bolla di sapone che svanisce al primo lamento d’aria. Una fantasia di pensieri, una falsità meravigliosa, una realtà sognante, una meta che cerco nel vuoto del cuore di chi ancora non c’è.
Era bello guardarla quando si vestiva di sorrisi, ma nessuno vedeva che allora, proprio allora, aveva il cuore gonfio di lacrime.
“Si è fatto tardi.” – mi disse ritraendosi da un mio abbraccio. Uno sgambetto all’anima quel sorriso che aveva perso tutto. Baciò le mie guance prima di voltarsi. “Si è fatto tardi.” – ripetè. Mi lasciò lì a pensare al fatto che non sarebbe più tornato. “È presto per andare via.” – non feci in tempo a dirglielo. E quando si allontanò fino a scomparire tra le stradine della città mi sentii, come non mai, sola a prendermi cura di me stessa come nessuno avrebbe mai potuto fare.